'A 15 anni dipingevo come Raffaello, ho impiegato tutta la vita per imparare a dipingere come un bambino' (P. Picasso)

sabato 27 agosto 2011

La farfalla ubriaca

Tanto tempo fa le Fate si chiamavano Ninfe ed ognuna aveva un compito preciso.
Iride è la Fata che dipinge l'arcobaleno nel cielo e da sempre ha un mucchio di lavoro da fare in giro per il mondo, soprattutto in luoghi come la Gran Bretagna, dove il sole e la pioggia si alternano molte volte al giorno, o in prossimità delle grandi cascate, a causa delle enormi quantità di acqua nebulizzata che si sollevano in aria prodotte dagli spruzzi.
Per questo motivo, stanca di faticare sempre così tanto e delusa e depressa dal fatto che molto spesso le sue opere d'arte non venissero neanche notate dagli umani, decise di andare in vacanza, non solo per riposarsi, ma anche per tirarsi su di morale.
Niente più arcobaleni quindi!
Tutti gli Spiriti di Natura, anche se solidali con la decisione della loro amica Iride, si preoccuparono molto di quello che sarebbe venuto a mancare, soprattutto in quel periodo dell'anno, la primavera, momento in cui tutti i colori dei fiori, delle foglie e del cielo sono più accesi e più allegri e fanno tanto bene a tutti per appagare gli animi dopo la tristezza dell'inverno.
Bisognava quindi trovare dei supplenti, pronti ad operare in ogni parte del mondo.
Nel cielo sopra al giardino della nonna di Greta non trovarono nessuno che si offrisse per svolgere questo incarico, allora i folletti dei pomodori e delle zucche, che sono i più intelligenti perché riescono a fare maturare i frutti attaccati a delle piante così gracili che da sole non riuscirebbero a reggerli, suggerirono di nominare le farfalle come supplenti, visto che di colori se ne intendono.
Non tutte però erano pronte a darsi da fare.
Quel pomeriggio le nuvole avevano danzato molto nel cielo, trascinate dal vento come da una musica irresistibile, e avevano scaricato al suolo gocce d'acqua di ogni misura, dalle più pesanti e irruenti, alle più leggere e carezzevoli.

Tutti gli abitanti del giardino avevano reagito a questi eventi atmosferici, chi traendone vantaggio perché sulla terra bagnata si muove con meno fatica, come la lumaca calma e pacata, o come la biscia, infida e pettegola che sbeffeggia chi dalla pioggia è molto ostacolato e stava correndo velocemente a cercare un riparo, come le povere formiche.

Solo una farfalla un po' sciocca, che forse aveva succhiato troppo nettare dai fiori e si era inebriata, non si era accorta che la pioggia bagnava le sue ali rendendole difficoltoso il volo, e continuava a spostarsi da una parte all'altra cantando a squarcia gola.


Terminato l'acquazzone, era il momento di darsi da fare per produrre un bell'arcobaleno e le altre farfalle si alzarono in volo per trasportare i loro colori in alto nel cielo.
La farfalla ubriaca, non solo non era in grado di volare perché si era appesantita le ali, ma i suoi colori si erano annacquati e quindi avevano una dominante d'azzurro che non andava bene per un arcobaleno di primavera.
Inoltre gli abili folletti ingegneri si accorsero che il volo delle farfalle procede in modo irregolare e quindi le poverine che si erano tanto alacremente prestate per quel' emergenza, facevano molta fatica a realizzare la traiettoria precisa dell'arcobaleno che tutti stavano aspettando.
Intervennero prontamente i passeri che si offrirono di aiutare le farfalle facendosi prestare un po' dei loro colori e volando rapidi su nel cielo.
Appena in tempo!
In mezzo ai cespugli di peonia erano tutti pronti a festeggiare l'arrivo di un nuovo fratellino che un pulcino stava aspettando con ansia.

Come si faceva senza arcobaleno?

 

FINE


7 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggere una fiaba è già bello... ma vederla mentre la si legge è FANTASTICO!!

Paopukka

Anonimo ha detto...

bellissima!

Anonimo ha detto...

Ciao Greta!
Sono bellissimi i tuoi disegni e le fiabe sono molto dolci e piene di gioia e tenerezza! Noi ci siamo già visti quand'eri piccolissima perché io sono tuo cugino Lorenzo, il nipote di Isolina, una delle sorelle di tua nonna Rita! :)
E' stato grazie a BarbaPaola che ho scoperto questo sito , è stato un vero piacere leggere le fiabe e guardare i tuoi disegni.

Tanti saluti a tutti, un grande bacione e conserva sempre la passione per il disegno!


Con affetto,
Lorenzo e famiglia

Anonimo ha detto...

è tutto molto bello, sia le fiabe che i disegni di Greta 'che sono molto spontanei e veramente simpatici.Bravissima Greta!Complimenti!

Anonimo ha detto...

Ciao Greta, questa mattina ho portato il mio papà all'ospedale di Imperia per fare un intervento all'occhio ed ho avuto il piacere di conoscere tua zia Paola ( anche io mi chiamo Paola e anche io sono una zia)che parlando con il mio papà che ha 87 anni e chye è sordo da quando aveva 4 anni, ci ha detto di te e dai suoi ocghi e dalla sua voce usiva tanto, ma proprio tanto amore per te. Le ho chiesto se tu disegni e lei mi ha parlato della tua prima mostra e mi ha fatto anhe vedere il libro con i tuoi lavori. Il mio papà ha detto che sei davvero in gamba e che disegni e dipingi molto bene e puoi credergli perchè lui dipingeva ed era un vero artista. anche io ritengo che tu sia brava ed anche io dipingo e mi sento di dirti a grandi lettere BRAVA GRETA, NON TI FERMARE MAI, IMPARA TUTTO CIò CHE PUOI E POI, SOPRATTUTTO, INVENTA E TIRA FUORI LA TUA CREATIVITà E LA TUA VITALITà. Ti abbraccio anche se non ti conosco e aspetto di vedere quanto bello sarà il tuo cammino nella pittura. Paola.

Anonimo ha detto...

Ciao Gloria, queta mattina ho acompagnato mio papà all'ospedale di Imperia per un'operazione all'occhio sinistro e lì ho avuto il piacere di conoscere tua zia Paola. Anche io mi chiamo Paola e sono una zia...Tua zia Paola ha parlato con me di te perchè ha visto che anche il mio papà è sordo; ha 87 anni ed è diventato sordo quando ne aveva 4. dagli occhi e dalle parole della tua zia Paola usciva amore puro per te e quando le ho chiesto se tu disegnavi mi ha parlato della tua prima mostra e mi ha anche mostrato il libro con le favole e con i tuoi disegni. Anche il mio papà ha sempre dipinto, era molto bravo adesso è anziano e non ha più voglia di dipingere, ma ha trasmesso a me e a mia figlia la capacità di esprimerci attraverso il disegno. Lui vedendo i tuoi disegniha detto che sei bravissima e molto in gamba e io credo proprio che abbia ragione.Sei brava e te lo scrivo a grandi lettere: BRAVA GRETA. CONTINUA A DISEGNARE, A DIPINGERE AD IMPARARE E SOPRATTUTTO AD ESPRIMERE E TIRARE FUORI LA TUA CREATIVITà, LA TUA VITALITà ED IL TUO AMORE PER LA VITA. Ti abbraccio anche se non ti conosco. Paola.

Anonimo ha detto...

Cara Greta, continua a disegnare e a dipingere e ci farai tutti più felici.